Melodie d'amore
nelle valli fatate
e nella città di Francesca

UN SECOLO DI MUSICA
PER FRANCESCA DA RIMINI
E PER DANTE

Melodie d’amore nelle valli fatate e nella città di Francesca
Un secolo di musica per Francesca da Rimini e per Dante 

Serie di concerti con
brani di autori celebri, editi e inediti, eseguiti da
Francesca da Rimini Ensemble
Idea e ricerca: Ferruccio Farina, Enrico Meyer, Antonio Rostagno
Cura: Enrico Meyer | Consulenza musicale e storica: Antonio Rostagno

2022


Melodie d’amore
nella città di Francesca

RIMINI | 1 luglio | ore 21.30 | Corte di Palazzo Gambalunga

In collaborazione con Sagra Musicale Malatestiana

Evento dedicato al prof. Antonio Rostagno, membro del Comitato scientifico del Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini,  alla cui ricerca e al cui impegno si deve il concerto

INFO
Ingresso libero
Rimini:  Biblioteca Gambalunga 0541.704326 | gambalunghiana@comune.rimini.it
Prenotazione consigliata

Programma della serata

Ricordo del prof. Antonio Rostagno
prof. Giulio Ferroni, Università La Sapienza

Introduzione alle musiche
prof. Enrico Meyer

Musiche in programma
1) Gioacchino Rossini, Noi leggevamo un giorno per diletto (1848) **
2) Gioacchino Rossini, Nessun maggior dolore da Otello, atto III (1816)**
3) Vincenzo Fiocchi, Francesca di Arimino, cantata (pagine scelte per pianoforte (1795) ****
4) Amilcare Ponchielli, Noi leggevamo insieme, inedito durante la vita di Ponchielli, (pubblicato postumo1889) *
5) Vincenzo Schira, Francesca da Rimini, musiche per il balletto, pagine scelte per pianoforte (1825) ****
6) Nicolò Zingarelli, Il Conte Ugolino, cantata, (1805) °°

INTERVALLO

7) Gaetano Donizetti, Il canto XXXIII dell’Inferno di Dante, cantata (1826) ***
8) Gaetano Donizetti, Ave Maria (1865) ***
9) Hans von Bülow, Tanto gentile e tant’onesta pare (1874) **
10) Giacomo Puccini, Storiella d’amore (1883) *
11) Ciro Pinsuti, Tanto gentile e tant’onesta pare (1868) **
12) Riccardo Zandonai, Aria di Francesca, da Francesca da Rimini, Gabriele D’Annunzio, riduzione di Tito Ricordi, Atto III (1914) *

eseguite da

FRANCESCA DA RIMINI ENSEMBLE 2022
Anais Mejias, soprano *
Irene Petitto, soprano **
Maurizio Leoni, baritono ***
Nicola Pantani, pianoforte
Livia Malossi Bottignole, pianoforte ****

 

FRANCESCA DA RIMINI NEGLI SPECCHI DELLA MUSICA
Nella storia della musica due personaggi danteschi hanno avuto una particolare fortuna: Francesca da Rimini e Ugolino della Gherardesca, due figure profondamente tragiche, la cui morte si presta a momenti di alta compassione, due figure implicitamente musicali.
Attraverso questi due personaggi, presto divenuti miti romantici, verrà tracciata una narrazione musicale che attraversa l’intero diciannovesimo secolo, alternando esecuzioni di esempi musicali di maggior interesse e un discorso verbale che colleghi e conduca il percorso.

Quello tra Dante e la musica sembra un rapporto consolidato, ma in realtà non è così.
Nella ricorrenza del settimo centenario della morte, è quindi di grande interesse scoprire come, quando e perché i compositori hanno sviluppato l’interpretazione dei testi danteschi. Dalla morte del poeta a quasi tutto il Settecento si contano soltanto una decina circa di intonazioni musicali, perché la poesia dantesca era considerata inadatta, troppo concettosa e antimusicale.
Nell’Ottocento, improvvisamente, le intonazioni dantesche arrivano a diverse centinaia, fenomeno che conferma quel “nuovo Dante”, quella riscoperta romantica di Dante che la storia della cultura ha indagato da altri punti di vista. Francesca è la celebrazione dell’amore al di sopra delle convenzioni sociali, Ugolino la rappresentazione della violenza politica al di sopra di ogni affetto. In entrambi i casi Dante crea il quadro dell’umano, della potenza degli affetti più profondi e naturali, oppressi e negati da leggi e convenzioni sociali: da un lato l’amore al di sopra dei patti fra famiglie, dall’altro l’amore paterno davanti al quale la violenza per scopi di potere non ammette alcuna pietà.
Non per caso Dante descrive Francesca e Ugolino con grande compassione, pur collocandoli nell’Inferno, a causa precisamente della loro incapacità di frenare le passioni. E in entrambi i casi la musica ha la funzione di rappresentare questi affetti naturali, questa originaria passione emotiva, l’uomo naturale al di sopra delle regole civili, che il secolo romantico ha portato al centro degli interessi. E per tal motivo le due figure di Ugolino e Francesca, apparentemente tanto diverse, sono nella concezione dantesca speculari e complementari. Per questo il programma proposto le tiene insieme considerandole come due aspetti della medesima concezione umana di Dante.

Un concerto dedicato a queste, quindi, propone un viaggio nella cultura romantica (soprattutto, ma non solo italiana) e nella sempre mutevole interpretazione della complessa, controversa figura della sfortunata amante. Mettere in musica Dante, per tutti, è una scelta assai impegnativa, e tutti trattano la parola con estremo rispetto, in un modo del tutto inusuale al confronto con la prassi consueta nella lirica da camera, ossia in modo del tutto diverso da una semplice “poesia per musica”. E anche se non tutte le intonazioni sono all’altezza dei grandi compositori storici, sarà di grande interesse ascoltare come attraverso il secolo l’immagine di Francesca in musica si trasforma anche in relazione alle rappresentazioni letterarie e pittoriche; per illustrare questa varietà, quindi, si sceglie una formula narrativa in cui alla musica verranno alternate brevi spiegazioni storiche delle singole musiche, ordinate secondo un coerente filo discorsivo.
Ne viene fuori un vero e proprio racconto non tanto o non solo sulla figura della Francesca ottocentesca, peccatrice, redenta, redentrice, guerriera a sua volta, santa o tragica, ma anche dello sviluppo della cultura italiana da inizio secolo all’età umbertina.
(ar)

 

FIRENZE 1795: LA PRIMA FRANCESCA DA RIMINI IN MUSICA
Siena, 1° luglio 1795,salone dei ricevimenti del nobile Palazzo Gori. Il cavalier Pier Antonio, protettore e promotore delle arti, ha organizzato un’accademia poetica d’eccezione con l’esibizione di Francesco Gianni, arcade e poeta improvvisatore tra i più acclamati in Italia, “i cui portenti sembreranno favolosi all’attonita posterità”. Il “portento” che Gianni quella sera comporrà e reciterà all’istante, dietro suggerimento dello stesso Gori, avrà per protagonista “Francesca da Rimini”, personaggio al quale, fino ad allora, nessuno aveva mai dedicato alcun tipo d’opera. Una Francesca creatura letteraria che, per la prima volta da quel momento, vivrà di vita propria al di fuori della Divina Commedia, segnando l’incipit della nascita di un mito tra i più duraturi e popolari della cultura moderna.
Una Francesca ‘nuova’, la Nuova, che pur con le radici in Dante e in Boccaccio, è figlia dell’Illuminismo e della Rivoluzione. Assolutamente nuova. Non più peccatrice all’Inferno ma eroina dell’amore, vittima innocente di inganni e di violenze, emblema di fedeltà e di libertà, portatrice di valori positivi.

Plausibilmente pochi giorni dopo alla prima apparizione della Nuova Francesca,
a Firenze,
Vincenzo Fiocchi “maestro di cappella romano”, già organista in San Pietro in Vaticano, artista ‘errante’ – anch’esso transfuga in Toscana, forse per gli stessi motivi politici di Gianni, arricchisce di melodie le parole della “Bella di Arimino” che aveva visto la luce a Siena.
Una Francesca di Arimino, cantata per soprano, violino, fortepiano e violoncello, che Fiocchi compone dichiaratamente sul testo di Gianni – come testimonia lo spartito manoscritto.
Una melodia, la prima di tante che seguiranno, per festeggiare la nascita di una nuova eroina che s’affacciava verso una società ormai matura ad accoglierne i valori di libertà, amore e passione.
(ff)

 

ARTISTI DEL “FRANCESCA DA RIMINI ENSEBLE” 2021 – 2022

Anaïs Mejías, Soprano
Nata a Bayamon, Portorico, si è laureata presso il Conservatorio di Musica di Portorico sotto la guida del tenore Antonio Barasorda. In seguito ha conseguito un diploma di merito dall’Accademia Chigiana e la laurea biennale presso l’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli a Modena con 110 e lode, sotto la guida del soprano Raina Kabaivanska. Attualmente continua i suoi studi sotto la guida del M. Maurizio Leoni.
Anaïs è stata la prima portoricana ad arrivare alla finale del Concurso Internacional Francisco Viñas. I suoi riconoscimenti principali includono 3° posto nelle Audizioni  2013 della Metropolitan Opera House e 1° premio a Puerto Rico 2012-2013. Nella stagione 2018-19 ha partecipato all’Opera Studio della Bayerische Staatsoper a Monaco di Baviera.
Ha interpretato ruoli da protagonista in Bohème, Così fan tutte e Otello al Teatro dell’Opera di Puerto Rico. Nel repertorio da concerto ha interpretato il Requiem di Verdi, Nona di Beethoven e Missa in Angustiis “Nelson Mass”, quest’ultimo al Carnegie Hall.
Dal 2019 ha cominciato una collaborazione con il Donizetti Opera Festival dove quest’anno debutterà nel ruolo di Giannetta nel Elisir d’amore.

Irene Petitto, soprano
Laureata in canto lirico presso il Conservatorio Statale di Musica B. Maderna di Cesena, si è sempre interessata all’arte intraprendendo fin dalla tenera età un percorso artistico di danza classica e moderna. Ha partecipato a importanti Masterclass con maestri quali Claudio Desderi, William Matteuzzi, Bernadette Manca di Nissa, Guido Baehr, Alessandro Svab. Ha seguito anche corsi di dizione con il doppiatore Walter Rivetti.
Vince il concorso “Primo palcoscenico 2016” per Nozze di Figaro e “Primo palcoscenico 2017” per il Don Giovanni di Mozart, andati in scena al Teatro Bonci di Cesena, direttore Claudio Desderi, regista Matelda Cappelletti.Ha lavorato con registi quali Alfonso Antoniozzi e Francesco Esposito.
Ha collaborato con il compositore mantovano Filippo Lui, ideatore di Crystal Music, progetto con il quale si è esibita in importanti teatri italiani e in occasioni quali il Carnevale di Venezia, in cui il progetto riceve in premio il “Leone d’Oro ai Grandi Talenti” dall’Associazione Mario del Monaco e Venice in the World.
Partecipa come ospite sia al programma televisivo “Lirica Oggi” condotto dal soprano Wilma Vernocchi, sia successivamente a “Mezzogiorno in famiglia” su Rai 2, vincendo la sfida di canto lirico. Nel 2018 ricopre il ruolo della protagonista nell’opera contemporanea “Storia della geisha Butterfly” di Luca Cori, andata in scena al Teatro Bonci di Cesena e al Teatro di Molfetta (BA).
Curiosa ed eclettica, svolge un’intensa attività concertistica con generi che spaziano dal classico al contemporaneo, avvicinandosi anche ad ambiti sperimentali. E’ insegnante di canto lirico presso l’Istituto Musicale A. Corelli di Cesena e l’Accademia InArte di Forlì.

Maurizio Leoni, baritono
Diplomato con lode  all’Accademia Filarmonica Bolognese ed al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna è vincitore di diversi Concorsi fra i quali Concorso AS.LI.CO e Primo Premio assoluto al Concorso di Musica Vocale da Camera “D. Caravita”.
Artista eclettico (camerista, attore – “L’impresario delle Smirne” di Goldoni – , regista) ha cantato molti differenti ruoli: da Enrico ne “Il campanello” di G. Donizetti alla Fondazione W. Wolton a Ischia a Boheme a Catania e Tokyo diretto da Donato Renzetti.
Vasta esperienza nella musica contemporanea: Gesualdo ne “ Gesualdo considered as a murder” di Luca Francesconi a MITO a Milano, Mannoury ne “Die Teufel von Loudon” di Penderecky diretto da Y. David al Teatro Regio di Torino, uno dei pochi intepreti di “8 songs of a mad King” di Peter Maxwell Davis.
Ultimi ruoli intepretati: Leporello ne “Don Giovanni” in una lunga tournee in Francia diretto da J.C. Malgoire,  Figaro ne “Il Barbiere di Siviglia” a Dordrecht (Olanda) e Potenza e Lecce, Conte di Luna ne “Il Trovatore” a Irun (Spagna) ed al Teatro Comunale di Ferrara,  Scarpia al  Teatro Politeama di Lecce, Giorgio Germont, Gianni Schicchi  al Comunale di Bologna.
10 anni fa ha iniziato la sua carriera di insegnante di canto, 1 anno alla Suwon University a Suwon (Corea del Sud) poi Professore di Canto in vari Conservatori , ora Docente di Canto all’”A. Boito” di Parma eVocal e Italian coach per 4 anni al Festival di Verbier.

Nicola Pantani, pianoforte
Nicola Pantani ha iniziato a dodici anni lo studio del pianoforte sotto la guida del M° Davide Tura. Ha proseguito con il M° Enrico Meyer  all’ ISSM ”G. Lettimi” di Rimini dove nel 2017 ha conseguito il diploma accademico di I livello con il massimo dei voti e lode, eseguendo all’esame finale l’integrale degli Études d’exécution transcendante di F. Liszt. Nel 2020 ha conseguito il diploma accademico di II livello con lode e menzione, discutendo una tesi ed eseguendo la Sonata Op. 106 di L. v. Beethoven. Attualmente studia con i Maestri Enrico Pace e Igor Roma all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col maestro” di Imola. Frequenta inoltre i corsi di fortepiano tenuti dal M° Costantino Mastroprimiano al Conservatorio di Perugia.
Come solista è stato premiato in vari concorsi nazionali e internazionali ricevendo il prestigioso Premio Casella 2017 nell’ambito della XXXIV edizione del Premio Venezia, concorso riservato ai migliori diplomati dei Conservatori italiani. Nel 2019 ha vinto il primo premio alla XI edizione del Concorso pianistico internazionale “Franz Liszt” a Parma esibendosi, durante la serata finale, nella Sala Grande del Teatro Regio con l’Orchestra Filarmonica Toscanini; nello stesso periodo é stato selezionato come uno dei 14 pianisti partecipanti alle fasi finali del concorso “Franz Liszt” di Utrecht.
In duo con Elisa Rumici ha tenuto presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice a Venezia due recitals comprendenti la “Sacre du printemps” di I. Stravinsky nella trascrizione a quattro mani dell’autore. Come solista e in formazioni da camera ha inoltre tenuto concerti in sale come la Fazioli concert Hall di Sacile, Sala dei Giganti di Padova, Sala Piatti di Bergamo, Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, Teatro Titano di San Marino, Teatro degli Atti a Rimini, Sala del Buonumore del Conservatorio L. Cherubini di Firenze, Teatro Galli di Rimini, Ridotto del Teatro Regio di Parma, Sala Mozart dell’ Accademia Filarmonica di Bologna e Sala Mariele Ventre di Imola.

Livia Malossi Bottignole, pianoforte
Livia Malossi Bottignole nasce nel 1996 a Cesena e intraprende lo studio del pianoforte a 8 anni, per poi diplomarsi nel 2017 con il massimo dei voti e laurearsi al Biennio di Musica da Camera con il massimo dei voti e la lode nel 2019. Parallelamente, inizia lo studio della Composizione a 14 anni e nell’aprile del 2022 completa una prima fase degli studi ottenendo il Triennio Accademico con il massimo dei voti e la lode.
Oltre ad essere risultata vincitrice in diverse competizioni nazionali ed internazionali, negli ultimi anni i suoi lavori sono stati eseguiti al Festival Nuova Consonanza di Roma, Festival Gaudeamus di Utrecht (NL), Andriessen Festival di Arnhem (NL) e, come membro del collettivo In.Nova Fert, al 64 ° Festival Internazionale di Musica Contemporanea – Biennale di Venezia 2020.? Nel 2022 ha inoltre vinto la prestigiosa Fromm Foundation Composition Fellows per partecipare alla “2022 Composers Conference” di Boston e la Juurilla Commissioning Grant del Versoi Ensemble (FIN-USA).
La sua attivita? artistica si coniuga spesso con altre discipline, portandola a esplorare i sentieri delle sonorizzazioni per spettacoli teatrali, video, performance multimediali e danza. Come pianista, si e? esibita per numerose istituzioni, tra le quali: Teatro San Carlo e il Teatro delle Passioni di Modena; la Panstwowa Szkola Muzyczna im. Chopina di Olsztyn in Polonia; il Circolo degli Ufficiali, il MamBO – Museo dell’arte Moderna e il Teatro Comunale di Bologna; le Torri dell’Acqua di Budrio; il Museo Gregoriano Profano di Citta? del Vaticano; per l’Universita? Bocconi di Milano e l’Universita? di Bologna.
Nel 2018 e? apparsa nel docufilm “Proprio Destino” di Cesare Ronconi e Martina Dall’Ara, per il Teatro Valdoca di Cesena.

 

2021


GRADARA | 22 giugno | ore 21.00 | Corte della Rocca Malatestiana
MONTEFIORE CONCA | 16 luglio, ore 21.00 | Corte della Rocca Malatestiana
RIMINI | 29 luglio | ore 21.00 | Corte di Palazzo Gambalunga

Musiche in programma
1) Gioacchino Rossini, Noi leggevamo un giorno per diletto (1848) **
2) Gioacchino Rossini, Nessun maggior dolore (da Otello, atto III (1816) **
3) Vincenzo Fiocchi, Francesca di Arimino, cantata (pagine scelte per pianoforte (1795) ****
4) Amilcare Ponchielli, Noi leggevamo insieme, inedito durante la vita di Ponchielli, (pubblicato  postumo1889)*
5) Vincenzo Schira, Francesca da Rimini, musiche per il balletto (pagine scelte per pianoforte) (1825) ****
6) Nicolò Zingarelli, Il Conte Ugolino, cantata  (1805) **
Intervallo
7) Gaetano Donizetti, Il canto XXXIII dell’Inferno di Dante, cantata (1826) ***
8) Gaetano Donizetti, Ave Maria, Duetto, (1865) ***
9) Hans von Bülow, Tanto gentile e tant’onesta pare (1874) **
10)  Giacomo Puccini, Storiella d’amore (1883) *
11) Ciro Pinsuti, Tanto gentile e tant’onesta pare (1868) **
12) Riccardo Zandonai, Aria di Francesca (da Francesca da Rimini,
Atto III (1914) *

eseguite da

FRANCESCA DA RIMINI ENSEMBLE 2021
Anais Mejias, soprano *

Daniela Pini, mezzo-soprano **
Maurizio Leoni, baritono *** (16/7 e 29/7)
Luca Grassi, baritono *** (22/6)

Nicola Pantani, pianoforte
Livia Malossi Bottignole, pianoforte****

Introduzione alle musiche
Prof. Matteo Macinanti, introduzione (22/6 e 16/7)
Prof. Antonio Rostagno, introduzione (29/7)

 

INFO
Ingresso libero
Rimini:  Biblioteca Gambalunga 0541.704326
Prenotazione consigliata

www.francescadarimini2021.com | www.francescadarimini.it
info@francescadarimini.it

 

L’evento nasce da un’idea di
Ferruccio Farina, Enrico Meyer e Antonio Rostagno
e fa parte di
FRANCESCA2021
Tributo a Dante e a Francesca da Rimini nel VII centenario della morte del Poeta
Trenta appuntamenti culturali da marzo a dicembre 2021 nei territori malatestiani tra Romagna e Marche promossi dai Comuni di Rimini e di Gradara con la collaborazione delle Regioni Emilia-Romagna e Marche e di Apt Servizi dell’Emilia Romagna su idea e progetto di Ferruccio Farina, Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini

www.francescadarimini2021.com/eventi